SPIAGGIA LIBERA CON SERVIZI – Nardò, S. Caterina (loc. Aspide)

Il progetto riguarda una “Spiaggia libera con servizi sita in Nardò, S. Caterina sul lungomare via E. Filiberto, in località “aspide”. Il sito è individuato nel recente Piano Comunale delle Coste (P.c.c.), che ripensa il litorale delle Marine neretine.

 

Va evidenziato come gli interventi principali previsti nel P.c.c. (sia gli “stabilimenti balneari” che le “spiagge libere con servizi”) si configurino come veri e propri elementi di arredo urbano, in specie quelli previsti nelle marine di “S. Caterina” e “S. Maria al bagno”: tali interventi, pertanto, caratterizzeranno ed identificheranno l’immagine, il volto della città da uno dei punti di vista di maggior pregio, ovvero quello verso il litorale marino. Da ciò, l’importanza ed il rilievo, sotto il profilo della qualità architettonica ed urbanistica, di tali interventi.

 

 

Tutta l’impostazione progettuale scaturisce dall’approfondito studio del sito sotto il profilo urbanistico, ambientale e paesaggistico, ed è finalizzata al miglior inserimento ed integrazione possibili nel contesto, oltre che alla mobilità sostenibile.

 Il progetto prevede la realizzazione di una struttura balneare realizzata con manufatti a carattere precario, rimovibili, in legno. E’ prevista una pedana in legno rimovibile, semplicemente appoggiata al suolo, la cui conformazione planimetrica e altimetrica si adegua alla morfologia del litorale. La pedana è destinata ad accogliere lettini e materassini, oltre al manufatto (chiosco-bar) contenente le attrezzature balneari ed i servizi di spiaggia.

 

L’intervento prevede attrezzature balneari sul solo 50% dell’area demaniale interessata e del relativo fronte mare; la restante porzione verrà lasciata inalterata ed utilizzata come semplice spiaggia libera. Si è ritenuto opportuno di lasciare alla libera fruizione la porzione di area in concessione più pianeggiante e meno accidentata, nell’ottica della migliore fruibilità pubblica.

Dal punto di vista progettuale e compositivo, lo stabilimento assume una configurazione scalettata e ondulata che segue ed asseconda il profilo morfologico della costa sia planimetricamente che altimetricamente, nell’ottica della piena integrazione e sostenibilità ambientali. In particolare, sul lato fronte mare, il progetto prevede un andamento sinuoso e ondulato che riprende il profilo costiero e rimanda con una forte valenza simbolica alle “onde” marine. Allo scopo di garantire la massima fruibilità anche ai disabili la pedana è articolata su due soli dislivelli. I lati della struttura visibili dal lungomare verranno schermati con una cortina di sistemazione a verde con essenza del luogo su un graticcio in legno, sì da avere una vera e propria “schermatura” verde. Tutti i manufatti edilizi saranno realizzati con materiali eco-compatibili e di facile rimozione al suolo, ovvero in legno.

Sotto il profilo dell’eco-compatibilità della struttura, sono stati previste una serie di soluzioni tecniche finalizzate al risparmio delle risorse idriche ed energetiche, oltre ad apposite modalità gestionali. In particolare, riguardo al risparmio di risorse energetiche, verranno utilizzati pannelli solari termici e fotovoltaici del tipo “ibrido” di nuova generazione (pensati sulla copertura del chiosco-bar e schermati da un parapetto di coronamento con doghe in legno, ottenendo in tal modo una completa integrazione architettonico – impiantistica).

 

 

Le aree a parcheggio di servizio alla Spiaggia libera con servizi sono state individuate nell’ottica di una mobilità sostenibile ed una fruizione ottimale della struttura.

C’è da dire, al proposito, come tutte le marine neretine (di fatto pianificate urbanisticamente negli anni ‘70) siano particolarmente carenti sotto questo profilo. La viabilità e le aree a parcheggio esistenti sono insufficienti per i già soli residenti, a causa del carico urbanistico venutosi a creare negli anni (derivante da seconde case e residenze per villeggiatura): ciò evidentemente cagiona disservizi e penalizza fortemente il turismo, oltre che compromettere l’ambiente ed il paesaggio (creando inquinamento da traffico veicolare incontrollato e viste sul lungomare occluse dai veicoli stessi, ad esempio). La reale soluzione al problema (peraltro individuata dallo stesso P.C.C. per servire gli stabilimenti balneari), in linea con gli attuali ed acclarati orientamenti di pianificazione urbanistica (a livello comunitario e regionale) che privilegiano tutela e sostenibilità ambientale e paesaggistica, consiste nell’individuazione di una o più aree a monte delle località marine (con accesso da viabilità principale esistente) su cui prevedere dei parcheggi per autoveicoli, per poi raggiungere pedonalmente, o con servizi di bus-navetta, le marine stesse (soluzione peraltro adottata da qualunque località di villeggiatura degna di questo nome, in ogni dove, Italia ed estero).

Per la spiaggia libera con servizi in progetto, dette aree si trovano infatti nella zona collinare immediatamente prospiciente lo stabilimento e consentono un accesso allo stesso attraverso percorsi pedonali. Si evita in tal modo, peraltro, il congestionamento della viabilità esistente sul lungomare di via Emanuele Filiberto, con tutti i conseguenti effetti benefici, privilegiando decisamente una mobilità sostenibile.

Il parcheggio è previsto del tutto integrato nel contesto, su dislivelli e terrazzamenti, pensato e progettato a partire e nel rispetto della morfologia del terreno e delle essenze arboree esistenti, nell’ottica della sostenibilità ambientale.

E’ pertanto  previsto un “parcheggio sostenibile”, ovvero un parcheggio integrato il più possibile con l’ambiente e le sue peculiarità  (orografia, dislivelli, emergenze arboree etc.). Il parcheggio sarà dotato di un apposito servizio di bus-navetta.