Edificio con dest. turistico-ricettiva - Progett. strutt. e ver. sismica (Lecce, via di Ussano)

L’intervento in progetto prevede lavori di ristrutturazione ed ampliamento di un fabbricato esistente. La struttura esistente è realizzata con murature in pietra di tufo aventi spessore variabile e solai del tipo con putrelle in acciaio e pignatte in calcestruzzo vibrato (oppure blocchi di tufo).

L’intervento in progetto prevede la sostituzione di alcuni solai esistenti, oltre all’inserimento di n°2 ulteriori solai intermedi (per un totale di n°5 orizzontamenti e n°4 piani all’interno della scatola muraria preesistente) e l’inserimento di nuovi corpi scala e vani ascensore (con setti in cemento armato). Si prevede inoltre un ampliamento in sopraelevazione, con la realizzazione di un ulteriore piano (il quinto).

I solai intermedi di nuova realizzazione sono previsti del tipo misto in calcestruzzo-polistirene, dal buon funzionamento antisismico in quanto di contenuto peso proprio. L’ulteriore piano (il quinto) in sopraelevazione è previsto con struttura intelaiata in cls armato.

L’analisi dell’edificio è stata eseguita modellando, nel software, le murature come maschi murari ed assumendo l’ipotesi di piani rigidi: gli impalcati, infatti, sono costituiti da solai con caldana di cm 5 (compreso il piano terra, sulle cui volte di copertura è stata prevista una cappa armata di cm 5 collegata alle strutture murarie). Come richiesto dalle NTC 2008 per le strutture miste (nella fattispecie strutture murarie per la parte inferiore esistente, e struttura in c.a. per il piano in sopraelevazione) le azioni orizzontali, per ogni livello, sono state assegnate alla medesima tecnologia strutturale: nella fattispecie, al calcestruzzo armato (setti in c.a. per i primi quattro piani, telaio in c.a. per il piano quinto).

Verranno inoltre adottati opportuni accorgimenti e scelte progettuali, come l’utilizzo di solai alleggeriti del tipo misto calcestruzzo-polistirene (come detto, dal buon funzionamento antisismico in quanto di contenuto peso proprio) e cordoli in c.a. al livello degli impalcati di copertura (allo scopo di meglio ripartire i carichi sulle murature, in specie quelli rinvenienti dai pilastri di piano quinto).

 

Tutte le verifiche alle NTC 2008 hanno dato esito positivo, tuttavia, fuori calcolo allo scopo di migliorare ulteriormente il livello di sicurezza (sotto l’aspetto strutturale) si ritiene di dover utilizzare per i soli pilastri in muratura isolati, un rinforzo con materiale composito in fibra di carbonio (CFRP).

Tale intervento garantisce infatti, un incremento dello sforzo normale resistente del 5%. Si prevede pertanto una fasciatura discontinua (fasce in CFRP di larghezza cm 20, distanziate tra loro di cm 20) per tutta l’altezza dei pilastri isolati in muratura.