Struttura turistico-ricettiva sostenibile - Nardò (LE), loc. "S.Caterina"
Il lotto di interesse e gli altri circostanti presentano le caratteristiche di un paesaggio collinare, con dislivelli altimetrici rilevanti e colture arboree ad alto fusto (pini marittimi). La ricercata forte contestualizzazione dell’intervento ha determinato scelte geometriche, formali e planivolumetriche che originano dal rapporto con l’ambiente limitrofo. In primis, l’attacco a terra, la sagoma dell’edificio e le sistemazioni esterne (articolate su vari livelli alla stregua di terrazzamenti) hanno, sotto l’aspetto plano-altimetrico, un disegno scalettato che, riprendendo profilo altimetrico e morfologia della zona, contestualizzano e rendono minimo l’impatto del corpo edilizio sul suolo. L’immobile, pur composto da più unità immobiliari distinte, si presenta tipologicamente come un edificio organico, unitario, un unico complesso edilizio, non frammentato. L’impianto planivolumetrico è influenzato dall’aspetto spontaneo e dalla morfologia dell’ambito di intervento. Così, ad esempio, i fronti di piano seminterrato (caratterizzati dall’alternarsi di parti più chiuse e massive rivestite in pietra e parti più “leggere” e con maggiori aperture intonacate con colori a tinta chiara) sono posizionati relativamente con andamento opposto a quelli di piano terra (anch’essi caratterizzati dal contrapporsi di pieni e vuoti), seppur parzialmente riequilibrati dai tralicci in legno adiacenti l’ingresso agli appartamenti. Allo stesso modo, ed evidenziato dagli sbalzi dei balconi (che si “staccano” dal corpo di fabbrica come rami dal tronco di un albero), la sagoma del piano seminterrato ha un andamento scalettato “crescente” in senso longitudinale, mentre quella del piano terra, all’opposto, in senso trasversale. La stereometria che ne risulta ha un carattere organico, movimentato, dinamico, asimmetrico e dialettico tra le parti ed il tutto, quasi a simulare l’andamento e la crescita spontanei delle forme in natura. Sempre nell’ottica di un inserimento ed un dialogo ottimali con il contesto, verranno utilizzati materiali naturali come la pietra (per i rivestimenti dei prospetti) ed il legno (per ringhiere, persiane e tralicci) ed i parapetti dei balconi saranno totalmente aperti (sì da favorire anche la vista sullo splendido paesaggio marino). Gli esili e leggeri tralicci in legno posizionati sul fronte principale dell’edificio ben si adattano alla caratterizzazione “collinare” e “spontanea” del paesaggio circostante il lotto di intervento, oltre che parzialmente riequilibrare la volumetria dei fronti suddetti, senza alterare l’impostazione ed i rapporti planovolumetrici. La costruzione sarà realizzata su telaio in c.a. e tamponature in blocchi di laterizi, con cornici in pietra leccese. Gli infissi, persiane e finestre di tipo tradizionale, saranno in legno verniciato. La superfici dei paramentii murari verranno rifinite con intonaco liscio a tinte chiare e rivestimenti in pietra naturale. La soluzione architettonica prevista per integrare con l’edificio gli impianti relativi all’efficienza energetica (pannelli solari e fotovoltaici), prevede la realizzazione di un “terrazzamento” (nello stile della composizione planivolumetrica complessiva) a quota inferiore rispetto al solaio di copertura del piano terra (sì da risultare quasi impercettibile) dove alloggiare i predetti pannelli, rivolti verso sud per aumentarne l’efficienza.